Incendio in una cella al Bassone, in gravi condizioni un detenuto di 19 anni, ricoverato al Sant’Anna con ustioni su oltre la metà del corpo. Soccorsi e portati in ospedale anche altri due carcerati, che sono stati dimessi dopo le cure. Provvidenziale l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria, che hanno portato in salvo le tre persone coinvolte in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco.
Il rogo è divampato nella tarda serata di ieri. Dalle prime informazioni, sembra che in una cella sia scoppiata una lite per motivi banali. Uno dei detenuti sarebbe poi riuscito ad accendere un fuoco. Le fiamme si sono propagate e la cella e il corridoio sono stati invasi rapidamente dal fumo. Immediato l’intervento degli agenti, dotati di dispositivi di protezione e mezzi antincendio, che hanno individuato e raggiunto la cella in cui era scoppiato il rogo e hanno portato fuori i tre detenuti presenti, affidandoli agli operatori sanitari.
Uno dei carcerati, un 19enne marocchino, ha riportato ustioni molto gravi su oltre la metà del corpo. E’ ricoverato in rianimazione al Sant’Anna e la prognosi è riservata. I due compagni di cella invece non hanno avuto fortunatamente conseguenze gravi. Dopo gli accertamenti e le cure sono stati dimessi. Illesi gli agenti intervenuti.
“L’eroismo e la professionalità dimostrata dagli agenti di polizia penitenziaria meritano il nostro plauso e il riconoscimento formale – è il commento del sindacato di polizia penitenziaria Sinappe – Questa ennesima emergenza solleva però una riflessione urgente: è necessario che l’amministrazione penitenziaria investa concretamente in dispositivi per la salvaguardia della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. È inaccettabile che non si sia ancora provveduto a dotare le sezioni detentive di aspiratori d’aria o di altri strumenti di protezione analoghi”.
“Il Bassone scoppia e la situazione quotidiana dimostra il fallimento dell’amministrazione penitenziaria – dice Fabiano Ferro, segretario della Uilpa polizia penitenziaria – Quest’ultimo episodio è gravissimo, ma gli eventi critici sono all’ordine del giorno. Grazie all’intervento degli agenti è stato evitato il peggio, ma davvero è necessario un intervento immediato”.