Variante della Tremezzina ma anche future sedi delle forze dell’ordine sul territorio del lago. Due temi prioritari al centro dell’assemblea che si è svolta ieri sera a Menaggio che ha visto riuniti i sindaci della sponda occidentale del Lario.
L’incontro, voluto dal presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, ha portato all’approvazione, all’unanimità, del rinnovo e della riforma del CISR (Coordinamento Istituzionale Statale Regina), trasformato ora in CIO (Comitato Intercomunale Occidentale) Lago di Como. Sarà un ente flessibile, capace di coordinare progetti e iniziative in vari ambiti, dalle infrastrutture alla gestione dei servizi comuni, senza sovrapporsi agli enti già esistenti.
La costituzione formale del Comitato avverrà nel mese di gennaio 2025, una volta che tutti i Comuni avranno deliberato l’adesione alla convenzione. La convenzione prevede che ogni Comune partecipante contribuisca finanziariamente al sostegno delle attività del Comitato.
Variante della Tremezzina, nuovo “ultimatum”
Al centro del lavoro del comitato ci sarà inevitabilmente il monitoraggio e lo sviluppo del cantiere della variante della Tremezzina. I sindaci presenti hanno ribadito, nonostante manchino ancora risposte ufficiali da parte di Anas alle istituzioni locali, la necessità di istituire e convocare un tavolo di regia di cantiere e di essere aggiornati sul calendario dei lavori del Collegio Tecnico Economico. In assenza di riscontri entro gennaio, come già ribadito, il CIO, che per allora sarà operativo, potrebbe prendere in considerazione azioni di protesta.
Intanto si torna a ribadire la necessità di un incontro con il prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, che, peraltro, proprio ieri poche ore prima della riunione è intervenuto ai microfoni di Etv sottolineando che quello della variante della Tremezzina è un cantiere “che non può e non deve restare fermo”. Tra fine novembre e dicembre è atteso il verdetto del Collegio Consultivo Tecnico, organo per i lavori di realizzazione delle opere pubbliche chiamato a dirimere la contesa tra Anas e Consorzio che si è aggiudicato la maxi opera e – questa almeno è la speranza – far ripartire i lavori più consistenti cioè le attività di scavo a Colonno e Griante.
Il futuro delle caserme “sotto sfratto”
L’incontro di ieri sera è stato anche l’occasione per fare il punto sui presidi delle forze dell’ordine presenti sulla sponda occidentale, per i quali i vari comandi sono alla ricerca di nuove sedi perché attualmente si trovano in edifici non di proprietà, si tratta di carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco. “Avere un presidio e degli uomini,” ha aggiunto Bongiasca, “significa garantire e promuovere la sicurezza nel nostro territorio.”
I sindaci: “Uniti nel comitato possiamo fare la differenza”
“Siamo molto soddisfatti della partecipazione e del clima costruttivo che ha caratterizzato questa riunione,” hanno dichiarato, infine, il presidente della provincia e il sindaco di Menaggio e presidente del CISR, Michele Spaggiari. “Questo è un segno della volontà di lavorare insieme per un futuro migliore per il nostro territorio, rafforzando il dialogo e la cooperazione tra i Comuni. Con il CIO, possiamo davvero fare la differenza, affrontando le sfide e le problematiche con maggiore efficacia e forza.”