E’ stato denunciato per lesioni aggravate dall’uso delle armi e porto illegale di arma da taglio, un 23enne egiziano, con precedenti di polizia, regolare sul territorio ma senza fissa dimora.
Tutto ha avuto inizio giovedì sera quando attorno alla mezzanotte, su segnalazione degli operatori sanitari, le volanti della polizia sono arrivate al pronto soccorso dell’Ospedale Valduce, per una persona ferita all’addome da un’arma da taglio.
Gli agenti hanno trovato un tunisino di 38 anni, irregolare sul territorio, senza fissa dimora già noto alla giustizia, che riferiva di aver avuto un’accesa lite all’interno della mensa di solidarietà di via Don Guanella con un uomo di origine egiziana, conosciuto soltanto di vista, e che nel corso della colluttazione gli aveva inferto due coltellate, che lo avevano ferito all’addome e a una gamba. Il 38enne è riuscito a descrivere anche l’abbigliamento e la fisicità del suo aggressore, specificando che indossava un cappellino di lana rosso.
Gli agenti hanno iniziato le ricerche in zona, mentre il 38enne veniva curato dai medici, rimanendo in ospedale in osservazione per la notte.
Ieri mattina attorno alle 11.30, le volanti sono state inviate in via Cesare Battisti, dopo una segnalazione al 112 che indicava due extracomunitari che stavano litigando animatamente mentre uno dei due brandiva un coltello. I poliziotti una volta arrivati, hanno ritrovato il 38enne tunisino che nel frattempo si era allontanato volontariamente dall’ospedale e a fronteggiarlo un ragazzo con un coltello in mano e in testa un cappello di lana rosso. Una volta disarmato l’aggressore, sono stati portati entrambi in Questura dove, una volta identificati, il tunisino 38enne – dopo il verbale – è stato riaffidato alle cure mediche, mentre il 23enne egiziano, che aveva già a suo carico l’obbligo di firma in Questura, è stato denunciato per lesioni aggravate e porto illegale di arma da taglio