Il consiglio di amministrazione del gruppo Acinque Spa, multiutility dei territori di Como, Lecco, Monza, Sondrio, Udine, Varese e Venezia, ha approvato il piano industriale 2025-2029.
“Transizione energetica” ed “economia circolare” si confermano i pilastri attorno ai quali ruoterà il lavoro anche nei prossimi anni. Per favorire uno sviluppo sostenibile dei territori attraverso obiettivi di decarbonizzazione e valorizzazione degli scarti come nuove risorse. Vengono privilegiati gli investimenti che possano contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati a livello internazionale con risparmi misurabili nella riduzione delle emissioni di CO2. Il piano industriale 2025-2029 prevede investimenti complessivi per 333 milioni di euro, il valore dei progetti legati a specifici obiettivi sostenibili è pari a 257 milioni.
Cetti: “Proseguire nel nostro percorso che promuove l’utilizzo delle rinnovabili”
“il 63% dei 333 milioni di investimenti che realizziamo sui territori documenta l’impegno concreto del Gruppo nello sviluppo sostenibile delle aree in cui siamo presenti – sottolinea l’amministratore delegato Stefano Cetti –. Questo piano – aggiunge – è lo strumento attraverso il quale intendiamo proseguire nel nostro percorso verso un sistema energetico che promuove l’utilizzo delle rinnovabili che ricorre alle leve dell’innovazione e dell’efficientamento per generare sviluppo, crescita rispettosa dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini”.
I risultati dei primi 9 mesi dell’anno
Oltre al piano industriale diffusi anche i risultati dei primi 9 mesi del 2024. Al 30 settembre scorso l’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate risulta pari a 392 milioni di euro in flessione rispetto al 2023 principalmente a causa di una contrazione dei prezzi. Il risultato netto del gruppo è pari a 15,9 milioni, in crescita rispetto all’anno precedente. Gli investimenti superano i 43 milioni.
Nei primi nove mesi del 2024 sono emersi alcuni segnali di miglioramento dell’economia: l’inflazione ha rallentato rispetto alle previsioni grazie al calo dei prezzi delle materie prime energetiche e anche i consumi hanno ripreso forza. Gli scenari più aggiornati riportano un quadro globale per il 2024 nel complesso positivo anche se il contesto geopolitico rimane uno dei principali fattori di instabilità e incertezza dal quale possono scaturire nuovi rincari nelle materie prime e un deterioramento della fiducia di famiglie, imprese e investitori.