Sabato alle 17.30, l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ordinerà in Duomo otto nuovi diaconi permanenti, accompagnati dalle loro mogli. Tra loro anche un erbese.
A intraprendere questa scelta – il diaconato è il primo dei tre gradi del sacramento dell’Ordine – è la trentesima classe di candidati da quando il cardinal Carlo Maria Martini, nel 1987, reintrodusse il diaconato permanente nella Diocesi che comprende anche molti paesi del territorio comasco.
Si tratta di un gruppo variegato per età, esperienze di vita e professioni. Il più giovane è il 38enne Edgar Viviano Patiño Saldana, equadoregno di origine, in Italia da 22 anni e residente a Monza, mentre il più anziano è Pier Giorgio Panzeri, 61 anni, anch’egli di Monza, pensionato con un passato da dirigente nella Polizia di Stato. Tre i quarantenni: Vincenzo Petrucci, nato nel 1981, coniugato, originario di Erba, docente di musica; del 1977 sono Emiliano Gioffredi, insegnante di religione, proveniente da Legnano e Danilo Michele La Barbera, impiegato all’Università Bicocca, residente a Renate. Infine, tre i cinquantenni: Matteo Distaso, classe 1974, agente rappresentante, da Inzago; Simone Piero Luigi Cattaneo, 53 anni, impiegato bancario, di Milano e il coetaneo Raffaele Chiara, amministratore in una gioielleria, di Cisliano.
Con gli otto di sabato saliranno a 166 i diaconi permanenti ambrosiani. Il più anziano ha 89 anni mentre il più giovane è proprio Edgar Viviano Patiño Saldana. Di questi, 21 sono i celibi, 140 gli sposati, 5 i vedovi. I loro incarichi pastorali nelle comunità spaziano dal supporto in parrocchia alla pastorale della salute e della carità, fino a servizi in ambito carcerario e scolastico.