Nessuna decisione presa. Nuova udienza in programma il prossimo 20 novembre. Prosegue la delicata contesa tra Comune di Como e Associazione Carducci. Dopo quella odierna è stata fissata dunque una nuova data per ascoltare i testimoni. Intanto resta sospeso lo sgombero inizialmente previsto per il 5 novembre.
Giorno in cui l’amministrazione avrebbe dovuto tornare in possesso dei locali di viale Cavallotti dopo il primo tentativo di sfratto fallito. Ma per il momento l’operazione è in pausa proprio perché per oggi era in programma l’udienza in tribunale con le parti coinvolte. A spiegare questo nuovo passaggio era stata Maria Cristina Forgione, avvocato e presidente del Carducci che aveva presentato un provvedimento sulla cosiddetta “possessoria”.
La speranza dell’associazione e dei suoi sostenitori è che questa sospensiva possa essere presa come una possibilità per provare a trovare una mediazione tra le parti.
Dal canto suo, però, il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, sembra non aprire spiragli. “Non posso che rinnovare l’invito a liberare spazi non loro per consentire finalmente al Conservatorio di entrare nei locali per cui hanno ricevuto un finanziamento tramite un bando pubblico” ha detto.
La materia è complessa e da mesi prosegue il botta e risposta tra amministrazione e associazione ma il dibattito è ben più ampio e ha coinvolto il mondo della cultura e della politica cittadina.