C’è chi parla di totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e dei cittadini e chi, con toni più concilianti o forse dettati dalla rassegnazione, si “accontenta” almeno di avere avuto un minimo di informazione. Variante della Tremezzina si torna a puntare il dito contro Anas che, manca di comunicazioni ufficiali ai comuni o agli enti coinvolti, che si sentono troppo spesso chiamati fuori dalle decisioni che, invece, li coinvolgono direttamente. Ora – come si legge in una nota diffusa – è tutto rinviato a cavallo tra fine e inizio anno. Questa almeno la nuova scadenza. Sperando che sotto l’albero arrivino conferme e non nuove incertezze e slittamenti.
Lo “stop” di questi mesi è legato al nodo tecnico ed economico legato allo smaltimento del materiale di scavo contaminato, per cui si apprende che sono stati definiti i siti di destinazione finale. Ma bisogna capire come procedere e, soprattutto, i costi dell’operazione. Di fatto il punto di stallo tra Anas e Consorzio incaricato della realizzazione della maxi opera. Per dirimere la questione è stato attivato un Collegio Consultivo Tecnico che dovrà dirimere la contesa e – questa almeno è la speranza – far ripartire i lavori più consistenti – cioè gli scavi – a Colonno e Griante (dove comunque l’attività non è ferma del tutto). Secondo le ultime comunicazioni la determina del collegio è prevista nel corso del mese di dicembre. “Solo a valle di questo atto necessario e imprescindibile – si legge – Anas potrà definire con apposita perizia i maggiori costi e il cronoprogramma delle relative attività. Riavviarle il prima possibile resta la priorità assoluta”. “Cronoprogramma aggiornato del cantiere entro fine anno con l’ipotesi di ripartenza della fase di escavazione dopo le feste, all’inizio del 2025” è l’ulteriore rassicurazione arrivata oggi dal ministero delle Infrastrutture all’assessore regionale comasco Alessandro Fermi. “Che qualche informazione da Anas sia arrivata mi fa ben sperare – dice ancora Fermi – ma almeno si sarebbe potuto inviare la stessa nota anche agli amministratori del territorio. Comprendo – conclude l’assessore – la mancata considerazione registrata dai sindaci”.
“Le notizie diffuse in queste ore sono realistiche e di buon senso, prendiamo atto di quanto è stato dichiarato senza però che siano stati aggiornati i diretti interessati e questa la trovo una mancanza di rispetto” è il commento del presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca che attendeva con il prefetto il punto della situazione per poi convocare l’apposito tavolo di coordinamento.
Tra i più amareggiati c’è, certamente, il sindaco di Griante, Pietro Ortelli, che oltre a parlare di “mancanza di rispetto nei confronti di chi dal territorio chiede da tempo risposte” sottolinea: “Per correttezza avrei avvisato prima i sindaci e le istituzioni poi la stampa. Noi – chiarisce – fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione chiara e ufficiale, percepisco – conclude – soltanto una grande confusione”.