Si accende una luce per l’Asilo Sant’Elia di Como. Si procede su due binari paralleli: da una parte il recupero della struttura: è attesa in Comune entro la fine dell’anno la relazione conclusiva del Politenico di Milano che consentirà poi di avviare l’iter amministrativo e urbanistico dei lavori. Dall’altra parte Palazzo Cernezzi ha presentato al Fondo per l’Ambiente Italiano la candidatura dello storico Asilo come “Luogo del cuore FAI”.
L’amministrazione comunale – è noto – intende procedere al pieno recupero del monumento unico nel suo genere progettato e realizzato da Giuseppe Terragni, per restituire alla comunità uno dei principali siti razionalisti. A tal proposito, sull’architettura del Terragni, gli assessorati alla Cultura e alle Opere Pubbliche hanno da tempo avviato una collaborazione con il Politecnico di Milano e la Soprintendenza per definire gli interventi di recupero e conservazione da mettere in atto. A marzo scorso, infatti, si sono svolti diversi sopralluoghi da parte di docenti e studenti dell’ateneo milanese per effettuare rilievi e indagini sul gioiello razionalista. “La relazione attesa per la fine dell’anno darà una serie di indicazioni preziose relative all’edificio di via Alciato per capire su cosa sia possibile intervenire e come e cosa invece risulta tutelato della Soprintendenza”. Ha spiegato l’assessore alla Cultura, Enrico Colombo. L’obiettivo del Comune è avere anche una stima preventiva dei costi.
E intanto, come detto, arriva la candidatura dell’Asilo Sant’Elia a “Luogo del cuore FAI” che va, dunque, ad aggiungersi al lavoro degli altri attori che stanno accompagnando il Comune nell’opera di recupero dell’architettura razionalista comasca.
“Si tratta di una candidatura semplice ma se l’Asilo ottenesse un numero considerevole di voti potrebbe attingere anche a qualche finanziamento del Fai – spiega ancora Colombo – ma la cosa più importante è che si tratta di un passaggio prestigioso per l’edificio comasco e per tutta la città”. La domanda è già stata depositata un paio di settimane fa, il Fai procederà con il censimento e poi i primavera si potrà iniziare a raccogliere i voti.
In attesa dei prossimi step, la realtà dell’asilo, chiuso da oltre 5 anni, è che purtroppo versa in uno stato di degrado e incuria ed è diventato in più occasioni luogo di rifugio per senzatetto.