(ANSA) – NAPOLI, 27 OTT – "Oggi a Napoli ospitiamo una assemblea nazionale di tutte le realtà che hanno condiviso da mesi e anni la mobilitazione, e oggi lavora per quello che sta succedendo in Medio Oriente che si inserisce in un quadro di guerra generalizzata, seguita di una crisi ecologica, finanziaria, economica del capitalismo a livello mondiale". Così Eddy Sorge, del Laboratorio Politico Iskra, spiega la riunione che si sta svolgendo questa mattina a Villa Medusa, la Casa del Popolo in via Napoli, dove decine di esponenti di diversi movimenti di contestazione da tutta Italia riflettono sulle guerre e contestano il Dl sicurezza 1660. Un provvedimento che "non è l’azzardo – sottolinea Sorge – del governo Meloni, è la continuità dei governi precedenti che ora con un salto di qualità introduce l’aumento delle pene per i blocchi, i picchetti, i lavoratori che protestano e per chi si mobilita contro la guerra, per gli attivisti contro i cambiamenti climatici". I movimenti lavorano anche per un corteo di protesta nazionale programmata per il 30 novembre a Roma e oggi a Napoli ci sono attivisti di Roma, Milano, Torino, Genova, Cosenza e Palermo. Samed Ismail, uno dei leader dei movimenti, di origine palestinese, sottolinea come "Il Dl 1660 non fa uno stato di polizia – spiega – ma uno stato di guerra, in preparazione a quelle che saranno le conseguenze economiche che la guerra in Medio Oriente ma anche la guerra in Ucraina, avranno sicuramente sulle popolazioni negli stati occidentali. Sappiamo che poi le conseguenze le pagheranno i lavoratori, le classi subalterne su cui il governo si prepara". (ANSA).