Uno dei gioielli del Razionalismo lariano abbandonato e diventato rifugio dei senzatetto: l’asilo Sant’Elia rischia di diventare una nuova Ticosa.
Chiuso da oltre cinque anni, l’edificio versa in uno stato di degrado e incuria, poi è diventato un luogo di rifugio per i senza fissa dimora che vivono in città.
L’ennesimo sfregio a una struttura che fino a pochi anni fa, oltre a ospitare un asilo, in estate diventava una tappa fondamentale delle visite di studio degli architetti da tutto il mondo.
Nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha iniziato una collaborazione con Politecnico di Milano. A marzo scorso infatti si sono svolti diversi sopralluoghi da parte di docenti e studenti dell’ateneo milanese per effettuare rilievi e indagini sul gioiello razionalista. Il primo step prevede di mettere ordine nella struttura, che ancora vede i disegni dei bambini appesi. Dal Comune fanno sapere che con l’inizio del nuovo anno gli studenti inizieranno a lavorare all’interno dell’edificio di via Alciato per capire su cosa è possibile intervenire e cosa invece è sotto tutela della Soprintendenza. L’obiettivo del Comune di Como è avere una stima preventiva dei costi per capire se poter intervenire in maniera autonoma oppure richiedere l’intervento di privati.
Infine tra le ipotesi al momento più accreditate per il recupero della struttura quella di trasformarla in una sede espositiva dove ospitare, mostre, eventi culturali e rassegne.