Ospedale di Menaggio, l’Asst Lariana ha deciso di chiudere, con data fissata per il 31 luglio 2025, il nido aziendale del presidio ospedaliero. “Ci chiediamo dove siano finite tutte le promesse di un welfare territoriale a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie – interviene il segretario generale UIL FPL Lario e Brianza, Massimo Coppia – E gli affitti calmierati per il personale sanitario, le strutture dedicate ai figli dei dipendenti, come gli asili nido? Cosa diventerà l’ospedale di Menaggio, una nuova “cattedrale nel deserto,” priva dei servizi essenziali per la comunità?”, chiede Coppia.
“Le istituzioni si attivino per trovare una soluzione”, aggiunge il coordinatore della Uil del Lario, Dario Esposito.
“Dopo poco più di tre settimane dal confronto in consiglio regionale con l’assessore Bertolaso, – dichiara il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – nessuna traccia del piano di rilancio tanto ventilato. Ricordiamo come questa struttura sanitaria sia alla ricerca di personale. – continua Orsenigo – Solo settimana scorsa è giunta la notizia che un chirurgo e due ortopedici stanno per lasciare lo staff del presidio, che si assottiglia sempre più. Non è questo il modo di incentivare nuovi sanitari ad andare a lavorare a Menaggio”.
A stretto giro è arrivata la replica dell’Asst Lariana. “La gara indetta nel 2023 per la gestione dell’asilo, e a cui l’attuale gestore non ha partecipato, – spiegano in una nota – non è stata aggiudicata a causa dell’esclusione dell’unica offerta presentata. In base agli sviluppi sulle assunzioni e all’interesse sul servizio di asilo che verrà espresso dal personale, sarà valutato nei prossimi mesi se proseguire o se utilizzare gli spazi per altri interventi a sostegno degli operatori ospedalieri. Attualmente – prosegue la nota dell’Asst Lariana – il nido è frequentato solo da due bambini figli di dipendenti dell’ospedale e da 15 di famiglie del territorio. Da settembre 2025 – concludono – l’asilo nido del Comune di Menaggio raddoppierà la propria offerta di posti disponibili”.