Scontro Comune di Como-Associazione Carducci per l’immobile di viale Cavallotti. Dopo il tentativo fallito di recuperare gli spazi nei giorni scorsi (ne parlavamo qui) e la replica in diretta su Etv del sindaco Alessandro Rapinese che ha annunciato che lo stabile rientrerà nelle disponibilità dell’amministrazione (ne parlavamo qui) intervengono le opposizioni in consiglio comunale con una nota firmata da tutti i gruppi di minoranza. Ad essere contestata in particolare la dichiarazione del primo cittadino: “Quel palazzo è nostro e ce lo prendiamo. Lì dentro non ci andrò io a giocare a bridge ma deve entrare il Conservatorio che ha preso un finanziamento pubblico e che rischia di perderlo. Voglio sentire ragazzi che suonano violini in viale Cavallotti. La prossima volta arriveremo con l’ordinanza di sgombero e con la forza pubblica“.
Le opposizioni: “Il tema entri in consiglio comunale”
“Alla luce degli avvenimenti delle ultime ore e delle dichiarazioni del sindaco che ha parlato di una prossima “azione di forza” nei confronti della Associazione Carducci – si legge – comunichiamo che domani mattina depositeremo un’istanza per la convocazione urgente delle Commissioni II e IV perché il tema venga portato nel dibattito consigliare. Siano convinti che, al di là delle rispettive esigenze , l’amministrazione non possa negare all’Associazione Carducci, benemerita e secolare espressione della cultura di questa città, un confronto in cui possa essere individuata la soluzione migliore. Di fronte a un problema, la ricerca della soluzione non può passare sempre da “atti di forza”, come, invece, intende il sindaco. Il sindaco dovrebbe essere il buon padre di famiglia di questa città, una figura capace di prendere decisioni, ma non prima di aver dato il giusto spazio all’ascolto e al confronto”.