(di Gioia Giudici) (ANSA) – MILANO, 20 OTT – Compiono trent’anni i City Angels e festeggiano il traguardo a Milano. Un impegno premiato dall’annuncio – da parte del prefetto Claudio Sgaraglia – della nomina del fondatore Mario Furlan a Cavaliere al merito della Repubblica. "Oggi siamo 600 volontari al lavoro in 20 città – ricorda il fondatore dei ‘baschi blu’ – quando abbiamo iniziato eravamo io, mio cugino e due amiche, 4 ragazzi con un grande entusiasmo. Sentivo che la mia missione era dare vita a un’associazione di angeli della strada, che aiutano chi ha bisogno e fanno presidio del territorio". Un impegno oggi sottolineato dal gemellaggio con il Siap, il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia. Adesso solo il 20% degli aspiranti diventa un City Angel: "vogliamo persone molto motivate, serie e disciplinate, che abbiano testa e cuore, che siano coraggiose e abbiano sangue freddo in caso di pericolo" dice Furlan. In 30 anni di attività, i City Angels hanno portato avanti tante iniziative, ma in particolare "siamo orgogliosi – sottolinea – del centro d’accoglienza aperto a Milano, che ospita 50 senzatetto. Lo scorso anno abbiamo trovato lavoro a 4 di loro e altri 4 hanno trovato impiego quest’anno, vogliamo continuare così e aprire nuove sezioni". Oggi, intanto, oltre 300 volontari sono arrivati a Milano, alla Società Umanitaria, per il raduno organizzato con il patrocinio del Comune di Milano, della Città metropolitana e della Regione Lombardia. In sala l’assessora regionale ai Servizi sociali Elena Lucchini; la consigliera delegata della Città metropolitana, Diana De Marchi; il prefetto Claudio Sgaraglia e il questore Bruno Megale, oltre a vari testimonial dei City Angels, come Marcello Balestra, Enrico Beruschi, Roberto Da Crema, Carlo Pistarino, cui da oggi si aggiunge come ‘ambassador’ il banchiere Matteo Arpe. Dopo un intermezzo musicale con Alberto Fortis e Ivana Spagna, il raduno ha ospitato un saluto dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, e la premiazione degli Angeli più meritevoli: quelli che si sono distinti nell’assistere i senza fissa dimora e nel portare sicurezza sulle strade, come Diego Maraucci e Claudio Caldana i due Capisquadra della domenica sera, che con l’appoggio delle loro squadre di volontari lo scorso settembre hanno evitato che un senza dimora ne uccidesse un altro. "In questi anni come Angelo – racconta Caldana – ho avuto tante soddisfazioni. Penso ad esempio al senzatetto cardiopatico Robert: dopo anni in strada l’abbiamo aiutato a trovare un piccolo alloggio, e gli abbiamo procurato pentole, piatti, bicchieri e la spesa settimanale. E penso anche a Fabrizio, che ogni settimana ci aspetta in piazza San Babila. Infatti lì gli doniamo la fornitura settimanale di caffè e zucchero, così si può concedere un buon risveglio mattutino!". (ANSA).