(ANSA) – NAPOLI, 19 OTT – Sono i discendenti del principe di Sansevero, comproprietari dell’omonima cappella-museo ormai irrinunciabile meta turistica partenopea, a vincere il primo round del procedimento giudiziario davanti al Tribunale di Napoli contro le società che hanno prodotto e promosso gli occhiali "Malaterra", sulle cui stanghette, a forma di Vele di Scampia, sono raffigurate una pistola e l’immagine del Cristo Velato, la nota scultura realizzata da Giuseppe Sanmartino famosa in tutto il mondo. Un abbinamento sgradito dalla proprietà del Museo, sfociato in una querelle giudiziaria che ha visto lo scorso settembre gli eredi del principe Raimondo de Sangro e la proprietà del Museo (difesi dagli avvocati Maurizio Borghese e Rossella Giordano) prevalere, in via d’urgenza, nella procedura cautelare contro due società. Secondo i giudici della sezione del tribunale di Napoli specializzata in materia di impresa, infatti, sono stati violati non solo i marchi registrati, ma anche lesi l’immagine e il nome dell’opera d’arte Cristo Velato, riprodotta, senza autorizzazione, per scopi commerciali, accostando il bene culturale a un’arma e alle Vele di Scampia, una volta simbolo di criminalità e ora verso il riscatto. (ANSA).