Incontro fra Governo ticinese e i vertici di Posta Svizzera per discutere dei problemi legati al servizio. In apertura della riunione, il Consiglio di Stato ha espresso tutta la propria delusione per le modalità di comunicazione adottate dalla Posta svizzera, in merito all’annuncio della più recente fase del processo di riorganizzazione della rete di uffici postali (si parla di 12 chiusure entro il 2028). È stata lamentata la mancata condivisione preventiva di informazioni con il Cantone e della possibilità di un confronto. La direzione della Posta ha preso atto delle osservazioni e riassunto le considerazioni che avevano guidato la prima fase della comunicazione sulla strategia aziendale per il periodo 2025-2028. Sono state inoltre illustrate le motivazioni che hanno indotto a un’ulteriore riorganizzazione della rete postale.
A questo proposito il Consiglio di Stato ha richiesto che il dialogo aperto con i Comuni interessati da questa riorganizzazione sia reale e non solo di forma. In particolare, è stato richiesto che la procedura tenga in considerazione le aspettative dei Comuni e che siano ricercate soluzioni condivise. Inoltre, il Consiglio di Stato ha richiesto la disponibilità alla Posta a rivedere, nei casi giustificati, le decisioni di procedere con delle trasformazioni. La direzione della Posta ha preso atto delle richieste del Cantone e confermato che il dialogo con i Comuni interessati è in corso e un aggiornamento con il Consiglio di Stato potrà avvenire nel corso del mese di gennaio 2025.
Durante l’incontro il Consiglio di Stato ha espresso anche le preoccupazioni espresse a più riprese dai media locali, in particolare per quanto riguarda i costi di distribuzione e l’orario di consegna dei giornali.
Infine, le parti si sono impegnate a ricercare possibili nuovi ambiti di sviluppo in Ticino nei settori dove la Posta intende investire in futuro e che potrebbero essere fonte di nuove opportunità di impiego nel nostro Cantone.