(ANSA) – MILANO, 16 OTT – Secondo quanto emergerebbe dall’inchiesta sugli scafisti egiziani fermati a Milano dalla Polizia di Stato su ordine della Dda, il traffico di ogni singolo migrante diretto verso l’Italia avrebbe portato all’organizzazione un introito oscillante tra i 4.000 e i 6.000 euro, per lo più versati da parenti o amici. La rotta attraverso la Grecia avrebbe comportato invece un pagamento tra i 3000 e i 5000 euro. "Per il pagamento della somma pattuita è stato ancora una volta utilizzato il consolidato metodo fiduciario conosciuto come "hawala" – afferma la Questura di Milano in una nota – grazie alla presenza, sempre nella zona di Milano, di un nucleo familiare specializzato nel citato trasferimento di denaro. Un sistema di trasferimento di denaro informale, basato sulla fiducia, in cui privati si accordano con altri privati e in cui il sovrapprezzo alla transazione è in genere più alto di quello richiesto dalle società che legalmente si occupano di tali attività di trasferimento di denaro contante. L’operazione odierna ha interessato non solo il territorio milanese, ma anche altre province italiane (Firenze, Asti, La Spezia e Pavia) ove sono stati rintracciati alcuni degli indagati destinatari del provvedimento di fermo. (ANSA).