Spese per l’istruzione tra le più basse della Lombardia: è quanto emerge dai dati elaborati dalla Cgil di Como, che dopo essersi opposta al piano di razionalizzazione previsto dal Comune ha stilato una classifica delle spese destinate all’istruzione e al diritto allo studio. Secondo la Cgil comasca, l’incidenza percentuale della spesa corrente per l’istruzione nel Comune di Como è del 9%, un valore inferiore sia alla media regionale sia a quella nazionale. La spesa media per la popolazione sotto i 15 anni ammonta a 968.478 euro, posizionandosi al decimo posto tra i dodici capoluoghi di provincia lombardi. Per la Cgil di Como, l’amministrazione comunale non vedrebbe l’istruzione come una priorità strategica.
La mancanza di investimenti in questo settore potrebbe avere gravi conseguenze sul futuro dei giovani comaschi, limitando le loro opportunità educative e lo sviluppo socio-economico del territorio. Il Comune, prosegue la Cgil, dovrebbe rivedere le sue politiche in materia di istruzione, concependola non come un costo ma come un investimento cruciale per il futuro della città e delle nuove generazioni.