Quarta vittoria consecutiva al Giro di Lombardia, come Fausto Coppi. Lo sloveno Tadej Pogacar ha festeggiato sul traguardo di Como la vittoria nella “classica delle foglie morte”, confermandosi assoluto protagonista del ciclismo mondiale. Alla fine il campione del mondo in carica non ha nascosto la sua soddisfazione. “E’ stata una stagione perfetta – ha spiegato – e per questo ho voluto ripetere l’esultanza della Strade Bianche, la prima corsa che ho vinto quest’anno. Ogni successo è speciale, ma farlo con addosso questa maglia rende tutto ancora migliore. Sentire i tifosi gridare il mio nome ha reso bello ogni momento di questi 255 chilometri. Con Remco Evenepoel è stato un bel duello, sono sicuro che nel futuro potrà vincere questa corsa che gli si addice. Non voglio ancora pensare al 2025, è tempo di andare in vacanza e poi pianificheremo al meglio la prossima stagione”.
Il secondo classificato, Remco Evenepoel, ha detto: “Il risultato di oggi equivale a una vittoria. Sono stato il migliore degli altri, dietro a Tadej Pogacar, e ne sono orgoglioso. Realisticamente non penso che avrei potuto fare meglio di così. Immaginavo che Tadej sarebbe partito in quel punto, sulla salita di Nesso, con pendenze così dure, ed è stato impossibile seguirlo. Io ho cercato di limitare i danni e ho attaccato in discesa. Da lì in poi è stata una cronometro fino al traguardo. E’ uno dei miei migliori risultati di sempre in Italia, mi dà fiducia per poter tornare qua e provare a vincere”.
Queste le parole dell’italiano Giulio Ciccone, terzo classificato: “Sono molto soddisfatto della mia prova, in quanto sono sul podio in compagnia del campione del mondo e del campione olimpico. E’ stata una stagione dura per me, ma l’ho conclusa nella maniera migliore. In salita mi sentivo bene e ho provato ad attaccare dopo che Bauke Mollema ha lavorato per me. Nel finale ho giocato d’anticipo sull’ascesa di San Fermo della Battaglia perché volevo salire sul podio a tutti i costi. Il Lombardia è una delle mie corse preferite, il mio sogno è di riuscire a vincerla un giorno”.