(ANSA) – MILANO, 13 OTT – "Quella notte sono uscito perché ero nervoso". E’ quanto ha detto agli investigatori Daniele Rezza subito dopo esser stato fermato ad Alessandria, sottolineando di aver detto al padre solo la mattina successiva di aver ucciso Manuel Mastropasqua. Nel corso dell’interrogatorio, com’è riportato nel provvedimento di fermo davanti ai carabinieri di Milano e al pm Maria Letizia Mocciaro, "Rezza ha confessato l’accaduto e, in particolare, ha dichiarato di essere uscito quella notte in quanto nervoso, di aver portato con sé un coltello da cucina che aveva infilato all’interno dei pantaloni e che, incontrando il Mastrapasqua (che non conosceva) gli aveva chiesto ‘di dargli qualcosa’". "Non ricevendo risposta – si legge ancora – gli strappava le cuffie che la vittima portava al collo. Alla reazione del Mastrapasqua sferrava una coltellata all’altezza del torace, dopo di che si dava alla fuga e prima di rientrare a casa si disfava del coltello nella via adiacente". Il diciannovenne ha dichiarato "di essere rientro a casa, di aver visto il padre, ma di aver confessato l’accaduto solo la mattina successiva. E volendo espatriare si è recato in compagnia del padre presso la stazione ferroviaria di Pieve Emanuele per prendere un treno". Dichiarazioni "coincidenti – si legge ancora nel verbale – con quelle rese al personale della Polfer di Alessandra" e che hanno trovato "riscontri anche dalle indagini in corso". Dalle telecamere in prossimità del Carrefour di Milano in via Parini, infatti "si vede il Mastrapasqua dopo mezzanotte che esce dall’esercizio commerciale con le cuffie indossate e la stessa immagine viene ripresa a Rozzano in via Romagna, mentre le cuffie non vengono ritrovate sul luogo dell’aggressione ove viene rinvenuto l’uomo per terra". (ANSA).