(di Daniele Carotti) (ANSA) – ANCONA, 11 OTT – "Davanti alle passerelle inutili, vuote del G7 Salute, corpi fisici di persone che manifestano per la sanità pubblica, contro l’inquinamento dell’ambiente, contro la guerra". La sintesi di uno dei manifestanti ad Ancona nel contro-evento della "Campagna NoG7 Not on my body, fuori il profitto dalla salute", dopo la fine dei lavori ministeriali con sette grandi alla Mole Vanvitelliana: nel centro città oltre 2mila persone, secondo gli organizzatori, si sono radunate nella centrale piazza Cavour e hanno sfilato in corteo per il viale della Vittoria, scortate da un folto schieramento delle forze dell’ordine, formando un lungo serpentone di striscioni, bandiere, fumogeni colorati, con musica e cori per la "Sanità pubblica, libera, universale e gratuita", contro la guerra e per la "Palestina libera". In testa al corteo una cinquantina di operatori sanitari, tra medici, infermieri, ostetriche e Oss marchigiani che si sono coordinati, dice all’ANSA Alfredo Rossini, medico di Urbino, per dire "no al G7 come vetrina, passerella mediatico istituzionale" e nella "lotta per un diritto inalienabile di tutti i cittadini alla salute che deve essere erogata da servizi sanitari pubblici accessibili, di qualità e che mantengano un carattere universale equo e solidale". Tante le anime del corteo, gli striscioni, le bandiere di associazioni, sindacati, centri sociali, partiti, della pace e della Palestina. "Stop Israel’s war, Stop genocide", "la salute è un diritto globale, no alla speculazione del capitale", "il sistema è la malattia, la ribellione è la cura", "no alla messa fuori legge dei movimenti e del dissenso", "fermate il disastro ambientale", "abortion saves lives" per l’aborto sicuro e libero: sono alcuni dei temi proposti dai manifestanti che sono arrivati anche da altre parti d’Italia tra cui Lazio, Veneto e Trentino Alto Adige. La manifestazioni arriva dopo tre giorni di mobilitazione, con incontri e assemblee che si sono contrapposte ai lavori del G7 Salute. "E’ parte di un percorso intrapreso nelle settimane precedenti – spiega Michele Binotti, Campagna Not on my body – per dare visibilità ai corpi, a chi nonostante un giorno lavorativo di pomeriggio ha deciso di manifestare. Punto di partenza per le realtà che nella campagna di Not on my body si sono trovate in questi mesi a lavorare, fuori dai recinti, su obiettivi, pratiche e un percorso comune". Stamattina, ricorda Vittorio Agnoletto, di Medicina democratica, si è svolta una "conferenza con delegati per la difesa della salute pubblica, di diversi Paesi europei ma anche da India e da oltre oceano: la sanità pubblica è sotto attacco in tutto il modo – afferma – e questo G7 è una presa in giro. Il ministro della Salute italiano ha dichiarato che al centro c’è ‘One Health’ che per l’Oms vuol dire attenzione alla salute degli esseri umani, degli animali e la tutela dell’ambiente. Questo incontro è fatto da sette governi – aggiunge – che in comune hanno il tentativo di bloccare la transizione ecologica e ripropongono lo stesso modello di sviluppo che ha prodotto patologie, decessi e che mette a rischio l’ambiente". (ANSA).