(ANSA) – FOGGIA, 10 OTT – Antonio ha 49 anni ed una vita contrassegnata da disagio psicosociale e psichiatrico. E’ tra gli ospiti di casa per la vita Brecciolosa di San Marco la Catola (Foggia), struttura socio-residenziale che accoglie persone affette da problematiche psicosociali e/o psichiatriche. Attraverso un tirocinio formativo in un panificio del posto aveva già imparato a realizzare prodotti da forno, come biscotti, taralli e tanto altro, partecipando anche alla realizzazione del miele prodotto dalla struttura. Grazie alle competenze acquisite, da sette mesi ha affiancato a questa attività un altro tirocinio formativo in una piadineria di San Marco la Catola. Nella giornata dedicata alla salute mentale, la sua è una storia di riscatto e soprattutto di reinserimento sociale. "Lavoro cinque giorni a settimana, dalle 7.30 alle 12.30 circa", racconta Antonio. "Preparo le piadine, i biscotti, i taralli. Mi piace molto questa attività, che – spiega – mi permette di fare quello che ho imparato lavorando al forno. Non è un’attività faticosa, mi permette di trascorrere del tempo in modo diverso, utile e di conoscere anche tanta gente. Il titolare della piadineria mi porta con lui in giro per diversi comuni dei Monti Dauni e della provincia di Campobasso per le consegne a domicilio". "Lavorare – aggiunge Antonio – mi piace molto. Lavorare aiuta ad allenare la mente, fa bene al cervello e al cuore. E poi mi piace questo lavoro perché mi permette di svolgere un servizio per tutta la comunità. Era il mio sogno, lo sognavo da quando ero piccolo". L’esperienza di Antonio nella piadineria è stata resa possibile grazie al progetto Bio hub, promosso dal comune di Orsara di Puglia e finanziato dal gal meridaunia, che – sottolineano i responsabili – attraverso questa azione "incoraggia l’inclusione sociale e relazionale di persone con problematiche psicosociali". (ANSA).