(ANSA) – BRUXELLES, 09 OTT – "Il mondo è stato testimone delle atrocità russe in Ucraina. Ma c’è ancora chi dà la colpa della guerra non all’invasore ma all’invaso. Non alla voglia di potere di Putin ma di libertà del popolo ucraino. Mi domando: sarebbe stata data la colpa agli ungheresi per l’invasione sovietica del 1956? O ai cechi per l’oppressione nel 1968? O ai lituani per il giro di vite del 1991? Possiamo avere storie e lingue diverse In Europa, ma non c’è lingua in cui pace è sinonimo di resa". Lo ha detto la presidente della Commissione Europea nell’aula di Strasburgo dopo l’intervento di Viktor Orban. "Come può essere che il governo ungherese inviti i russi nell’Ue senza ulteriori controlli aggiuntivi? Questo rappresenta un rischio per la sicurezza non solo per l’Ungheria ma per tutti e 27. Come può l’Ungheria consentire a forze di polizia cinesi di operare, questo non significa rafforzare la sovranità europea ma aprire una porta sul retro all’interferenza straniera". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen rivolgendosi a Viktor Orban in Aula all’Eurocamera. "C’è un governo che nell’Ue va nella direzione opposta al mercato unico. Un governo come può attrarre le imprese l’Ue se discrimina le imprese europee, se le colpisce con ispezioni a sorpresa, aiuta con fondi pubblici solo pochi. E tutto questo mentre il Pil pro-capite dell’Ungheria è stato superato da quelli dei Paesi vicini". (ANSA).