Al fianco dei giostrai dalla prima ora si era schierata l’intera opposizione che oggi, dal centrodestra al centrosinistra, interviene dopo la sentenza del Tar della Lombardia che accoglie il ricorso e di fatto consente il ritorno nell’area di Muggiò. Ai consiglieri comunali si affiancano anche i referenti di partito. A partire dal consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia, Sergio Gaddi. “Gioisco con i giostrai e sono felice della loro vittoria contro l’odiosa ingiustizia che avevano subito. Anzi – spiega – spero che la loro azione contro il comune sia d’esempio e di stimolo per molte altre categorie di cittadini colpiti dall’arrogante incapacità di questa giunta. La sentenza del tar – attacca Gaddi – smaschera il pressappochismo amministrativo e l’approccio dilettantesco che anima le scelte politiche del partito di Rapinese”.
“La sentenza smonta l’ostilità di Rapinese, è un macigno pesantissimo sul suo modus operandi – si legge nella nota del presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari – Questo è il risultato quando non si vuole ascoltare un’intera città. Per settimane, avevamo messo in guardia il sindaco sul fatto che stesse seguendo la strada sbagliata. Avevo suggerito – sottolinea – di non impedire la realizzazione del Luna Park e di cercare una soluzione alternativa per gli anni a venire garantendo la messa a disposizione di un’area con spazi idonei”.
Dichiarazioni a cui si aggiunge il consigliere comunale del partito di Giorgia Meloni, Lorenzo Cantaluppi. “l’Asilo Nido Magnolia, il Carducci e ora il Luna Park. Il sindaco delle chiusure perde un’altra battaglia legale.” Sulla stessa lunghezza d’onda anche il PD. “Ancora una volta un giudice ha definito illegittime le decisioni del sindaco, a cui ci siamo fermamente opposti. È l’ennesima dimostrazione – spiegano il segretario cittadino dem Daniele Valsecchi e la capogruppo in consiglio comunale Patrizia Lissi – che non si può amministrare con un atteggiamento di chiusura, prendendo decisioni dall’alto del palazzo e sbeffeggiando i cittadini e i lavoratori”.
Dai banchi dell’opposizione interviene in modo netto anche la Lega. “La prepotenza e l’arroganza di questa amministrazione non pagano. Anzi, ancora una volta a farne le spese sono i comaschi”. Così Elena Negretti capogruppo del Carroccio in consiglio comunale. “La scelta di Rapinese di limitare drasticamente lo spazio dedicato agli spettacoli, senza fornire valide alternative, ha dimostrato di essere non solo ideologica, ma anche profondamente ingiusta”.