Il luna park è destinato a tornare nell’area di Muggiò per le prossime festività pasquali. I giostrai incassano un punto prezioso nella delicata partita contro il Comune di Como. Il tribunale amministrativo regionale ha, infatti, accolto il loro ricorso presentato contro la delibera della giunta con cui lo scorso anno è stata disposta la riduzione dello spazio a disposizione delle attrazioni, passando da circa 28mila a poco meno di 5mila metri quadrati.
Una decisione che aveva sollevato numerose polemiche, con l’opposizione compatta in favore dei giostrai che da quasi 100 anni fanno tappa in città, a cui era seguita la protesta con manifestazioni in consiglio comunale e il corteo dei camion che aveva attraversato il capoluogo partendo proprio dall’ex piazza d’Armi.
La soddisfazione dei giostrai
“Questa mattina è arrivata la notizia che aspettavamo – si legge in un post sui social pubblicato dagli organizzatori del Luna Park – il giudice ci ha dato ragione. Torneremo a Muggiò nella nostra completa interezza. È stato riconosciuto – si legge ancora – che la decisione ideologica di ridurre l’area, senza offrire valide alternative, violava i nostri diritti. Siamo felicissimi di poter riaccendere le luci a Como, una città a cui siamo profondamente legati e che ci è mancata davvero tanto quest’anno”.
Il ricorso
Il ricorso – ritenuto ammissibile – chiedeva l’annullamento della delibera che prevedeva la riorganizzazione dell’area delle giostre in vista dell’annunciata rinascita del compendio sportivo sulle ceneri del palazzetto e della piscina. La sentenza precisa che “l’area, ad oggi, sarebbe del tutto libera”. Nelle carte si fa riferimento alla proposta di partenariato pubblico-privato presentata il 7 maggio scorso – per il nuovo compendio sportivo – da un colosso di rilevanza nazionale nel campo energetico su cui la riservatezza è rimasta massima in questi mesi. Sempre dai documenti si comprende come, alla data dell’esame dei giudici, la pratica fosse ancora ferma e la piana di Muggiò libera.
E ancora si precisa che la riduzione della superficie dell’85% avrebbe compromesso l’attività poichè non idonea ad accogliere le domande degli esercenti snaturando la “funzione sociale” dello spettacolo viaggiante. Di fatto “azzerando gli spazi disponibili” senza individuarne altri idonei.
Alla luce della sentenza del Tar, dunque, le giostre sono destinate a tornare per la prossima Pasqua.
La replica del sindaco
Dal canto suo il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, la cui volontà politica sulla questione era chiara, si limita a dire: “Le sentenze si rispettano. I giudici si sono espressi e ho rispetto per il loro lavoro. Ora – spiega – la questione torna al nostro ufficio legale che si è già riunito per esaminare i documenti ed entrare nel merito della decisione, poi valuteremo come procedere”.
Complimenti ai giostrai!!!
E complimenti al Sindaco!!! Per lo schiaffone preso !!!!!