(ANSA) – PARIGI, 30 SET – Coro di critiche in Francia per le dichiarazioni del nuovo ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, che in un’intervista pubblicata ieri sul Journal du Dimanche dichiara che "lo Stato di diritto non è qualcosa di intangibile, non è qualcosa di sacro". Parole che hanno suscitato shock e indignazione tra le fila della sinistra ma anche nel campo presidenziale di Emmauel Macron. Questa mattina, la presidente dell’Assemblea Nazionale, Yaël Braun-Pivet, ha ricordato al ministro ultracoservatore che, al contrario, lo Stato di diritto ”protegge la nostra democrazia”, dicendosi ”preoccupata” per le parole pronunciate da Retailleau. ”Quando la situazione è tesa, quando ci sono delle crisi, soprattutto non bisogna rimettere in discussione lo stato di diritto”, ha proseguito la presidente della camera su France 2, sottolineando che ”lo stato di diritto è ciò che protegge la nostra democrazia, ciò che protegge tutti i cittadini del nostro Paese”. Quindi l’appello ad essere ”estremamente rispettosi del nostro quadro giuridico, non è questa il momento di sconvolgere tutto". Nell’intervista al Jdd, Retailleau ha detto, in particolare, che ”lo Stato di diritto non è né intangibile, né sacro. E’ un insieme di regole, una gerarchia di norme, un controllo giurisdizionale, una separazione dei poteri, ma la fonte dello Stato di dirtto è la democrazia, il popolo sovrano". Noto per le sue posizioni inflessibili sul tema dei migranti, Retailleau dice anche che ‘"l’immigrazione non è una chance” mentre nel Paese continuano a moltiplicarsi le reazioni contro l’ex senatore vandeano divenuto titolare del ministero dell’Interno al posto di Gérald Darmanin . (ANSA).