(ANSA) – ROMA, 26 SET – L’Unicef Libano ha fornito a 12 rifugi collettivi e alle unità governative per la riduzione del rischio di disastri nei governatorati del Sud, del Nord e di Beirut-Monte Libano: 5.800 litri di acqua in bottiglia, 3.770 coperte, 1.270 sacchi a pelo, 1.950 kit per l’igiene e la salute, tra cui kit su misura per i bambini e per la salute di donne e ragazze, due grandi tende ad alte prestazioni per sostenere le operazioni di gestione dei rifugi. Secondo il ministero della Sanità, dal 23 al 25 settembre 2024 in Libano sono state uccise quasi 600 persone, tra cui più di 50 bambini e 94 donne; altre 1.700 sono rimaste ferite (al 23/9). Lo sfollamento di massa continua: si stima che gli sfollati interni siano 201.000, secondo i dati dell’Oim. Il ministro dell’Istruzione e dell’Istruzione superiore ha annunciato il rinvio del nuovo anno scolastico al 14 ottobre. Altre 4 stazioni idriche nei governatorati del Sud e della Bekaa sono state danneggiate dagli attacchi del 25 settembre, per un totale di 24 stazioni idriche danneggiate dall’ottobre 2023, con conseguenze sull’accesso all’acqua per oltre 250.000 persone, riferisce una nota dell’Unicef. In tutto il Libano, sono stati chiusi 18 centri di assistenza sanitaria primaria il 25 settembre 2024 a causa della loro ubicazione in aree ad alto rischio. L’Unicef ha inoltre fornito servizi nutrizionali in 25 rifugi collettivi, tra cui lo screening della malnutrizione per i bambini sotto i 5 anni e le donne in gravidanza e in allattamento, l’orientamento dei casi di malnutrizione al centro di cura più vicino. L’organizzazione per l’infanzia ha lanciato un appello per il periodo luglio-dicembre 2024 che richiede 39 milioni di dollari per essere attuato. (ANSA).