(ANSA) – ROMA, 26 SET – "Le borse di studio sono state erogate per sette anni dal ministero dell’Interno in collaborazione con la Crui e con l’Ente Nazionale per il diritto allo studio. Quest’anno non è ancora uscito il bando che normalmente veniva pubblicato prima dell’estate, e che consentiva a 100 studenti internazionali rifugiati, che avevano maturato dopo il primo anno di iscrizione tutti i crediti formativi, di accedere alle successive annualità. Le università non hanno avuto nessuna comunicazione, sappiamo soltanto che per ora il ministero non ha pubblicato nulla per accedere alle borse di studio; quindi, è molto difficile per uno studente rifugiato che già deve superare questo trauma, avere la chance di istruirsi e laurearsi". Lo ha detto Fausta Scardigna, professoressa associata di fisiologia dei processi interculturali all’Università di Bari "Aldo Moro" e vicepresidente Ruiap- Rete Università per l’Apprendimento Permanente durante il convegno "Manifesto dell’Università Inclusiva" organizzato dall’Università Lumsa in collaborazione con Unhcr e Ruiap in cui sono stati presentati i risultati del questionario rivolto a studenti universitari richiedenti e beneficiari di protezione iscritti in 35 diversi atenei, a cui hanno risposto in 194. "Questo rende meno plurale il mondo accademico italiano e riduce la possibilità per queste persone – ha aggiunto – d’integrarsi nella nostra società, anche a livelli elevati. Così perdiamo la possibilità di internazionalizzare le nostre università attraverso il contributo degli studenti rifugiati che spesso hanno già lauree pregresse con competenze riconosciute nel loro paese e che hanno solo bisogno di essere valorizzate in un’ottica di apprendimento permanente e di vantaggio competitivo per le nostre università". (ANSA).