(ANSA) – MILANO, 25 SET – Vuole risarcire uno degli uomini caduti nella sua "rete", l’unico che si è costituito parte civile nel processo, Tiziana Morandi, 49 anni, la cosiddetta "Mantide della Brianza", condannata in primo grado dal Tribunale di Monza, nel dicembre 2023, a 16 anni e 5 mesi di reclusione per aver raggirato, dopo averli contattati sui social, narcotizzato con benzodiazepine e poi rapinato nove persone tra i 27 e gli 83 anni. E’ la novità emersa stamani nel processo di secondo grado a Milano, davanti ai giudici della terza penale d’appello (Gazzaniga-Lai-Gargiulo), nella prima udienza. Il suo legale, l’avvocato Angelo Leone, infatti, alla presenza in aula della stessa imputata ancora detenuta, ha chiesto al collegio un rinvio del procedimento perché è in corso "un’interlocuzione" con la legale di parte civile, l’avvocata Barbara Giulivi, che assiste la più giovane vittima, l’unica che si costituì nel processo di primo grado. Il Tribunale dispose un risarcimento a suo favore e a carico della 49enne, ma da quantificare con un procedimento civile, senza provvisionali immediatamente esecutive. A questo punto, quindi, la vittima potrebbe accettare anche un piccolo risarcimento offerto dall’imputata. La difesa potrebbe puntare, poi, sulla base di questa mossa, su uno sconto della pena, anche attraverso il cosiddetto concordato in appello, ossia un patteggiamento, oppure proseguire nella strada di una richiesta di perizia psichiatrica, lamentando disturbi della personalità di Morandi. Perizia che non fu concessa in primo grado. La sostituta pg di Milano Maria Pia Gualtieri non si è opposta alla richiesta di rinvio e il processo è stato aggiornato al 10 dicembre. (ANSA).