(ANSA) – GENOVA, 25 SET – "Sono stupita e molto delusa da questa decisione e dal fatto che questa persona, dopo tutto quello che ha fatto, possa ancora godere della libertà". Così Francesca Andreini, figlia di Luigia Borrelli, dopo la decisione del Riesame di respingere l’appello della procura contro il mancato arresto del carrozziere Fortunato Verduci. L’uomo è accusato di avere ucciso Borrelli 29 anni fa per rapinarla. "E’ assurdo che non paghi per quello che ha fatto – continua Andreini – gli unici ad avere pagato, fino a oggi, sono mia madre, la mia famiglia e tutte le famiglie che sono rimaste coinvolte in questa triste storia". Per il Riesame, però, gli indizi a carico di Verduci sono "granitici" anche se non sussistono le esigenze cautelari per arrestarlo ora. "Personalmente – sottolinea l’avvocata Rachele De Stefanis che assiste Andreini – non condivido la decisione ma dobbiamo accettarla. Ci conforta il fatto che siano stati confermati il grave quadro indiziario (definito dal Tribunale "del tutto solido"), il movente e due delle aggravanti contestate". Intanto la pm Patrizia Petruzziello sta valutando se fare ricorso in Cassazione contro la decisione. Il codice di procedura penale prevede che "è applicata la custodia cautelare in carcere, salvo che siano acquisiti elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari o che, in relazione al caso concreto, le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure". (ANSA).