Hanno 15 e 18 anni, il primo è stato sottoposto alla misura cautelare della permanenza in casa, il secondo è stato accompagnato in carcere a Monza dai carabinieri. L’accusa a loro carico è di concorso in tentato omicidio aggravato nei confronti di due 21enni per la lite e il successivo accoltellamento avvenuto fuori da una discoteca a Cermenate alla fine dello scorso giugno. Ai due giovanissimi i carabinieri sono arrivati al termine di una minuziosa indagine svolta attraverso sistemi investigativi tradizionali e avanzati che includono campioni biologici, analisi del DNA e il riconoscimento per immagini. Le misure cautelari sono state eseguite nella notte.
Le indagini erano state avviate subito dai militari di Cermenate poi coadiuvati nelle operazioni dal Nucleo Operativo e radiomobile di Cantù e dai colleghi di Cesano Maderno.
Nelle ore successive alla rissa e all’accoltellamento era stato individuato e denunciato l’autista dell’auto (un 17enne italo-albanese) che avrebbe portato via dopo le coltellate, l’aggressore.
La violenza era esplosa nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno. Una lite scoppiata per motivi banali e poi degenerata. Una ventina di ragazzi coinvolti. Uno dei due aggrediti quella sera festeggiava il 21esimo compleanno, l’altro giovane colpito era un coetaneo intervenuto probabilmente per aiutare l’amico. Entrambi avevano riportato ferite gravi.
Un’attività che sin da subito era stata ricostruita dai carabinieri analizzando i profili social, le testimonianze raccolte e le immagini della videosorveglianza.
Il sindaco: “Operazione silenziosa che ha portato importanti risultati”
“E’ stata un’operazione silenziosa ma che ha portato importanti risultati grazie anche alle telecamere poste ai varchi di accesso e uscita dal comune di Cermenate” ha detto il sindaco del Paese Luciano Pizzutto, parlando del lavoro dei militari. “Fa male sapere che al centro di questi atti di violenza i protagonisti sono giovanissimi. L’attenzione è alta sul nostro territorio come a Cantù per tentare di arginare questi fenomeni di criminalità tra ragazzi”