(ANSA) – PALERMO, 20 SET – "C’è un’intensa collaborazione per contrastare il cyber crime tra la gendarmeria francese e i carabinieri. Questi tipi di reati non hanno confini e bisogna lavorare insieme per contrastare i gruppi criminali che operano in diverse zone del mondo. Per questo abbiamo una formazione condivisa con scambi regolari. E’ fondamentale per cercare di contrastare questi fenomeni riuscire a gestire i Big Data". L’ha detto a Palermo il direttore generale della gendarmeria nazionale francese, generale Christian Rodriguez, che a Palermo al Comando legione ha incontrato i giornalisti insieme al comandante generale dell’Arma dei carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi. "Con la gendarmeria condividiamo i valori. L’unico grande limite è la lingua. Per il resto c’è grandissima intesa. Noi abbiamo mandato per la formazione una compagnia di marescialli in Francia e una compagnia di marescialli francesi è venuta in Italia. La stessa cosa la facciamo con la guardia civil spagnola e con la gendarmeria portoghese – ha detto Luzi -. C’è un network che di chiama Fiep un’associazione internazionale della gendarmerie a cui partecipano 21 paesi che si scambiano tra loro informazioni in modo constante. Quest’anno il presidente sono io e a ottobre cederò la guida alla Francia. Un modo anche per tessere delle visioni di lotta al crimine e assistenza alle rispettive popolazioni con questi apparati, che hanno molto in comune". "Abbiamo molto in comune con la Francia – ha continuato Luzi -. Ad esempio il quartiere palermitano dello Zen, che conosco bene. L’idea di aprire lì una caserma, dove non si riusciva ad entrare, è stata del generale Vittorio Tomasone, poi io l’ho portata avanti e non è stato semplice e per lungaggini amministrative e gli ostruzionismi che ci sono stati. Dopo oltre 10 anni, si può dire che è stato uno dei piccoli segnali vincenti in questa città. Il fatto che 80 mila persone ora accettino lo Stato è importante. La Francia ha le Banlieues, che sono tanti Zen messi insieme dove la gendarmerie riesce a farsi accettare per cultura e umanità". (ANSA).