(ANSA) – BOGOTÀ, 15 SET – Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha denunciato un piano per assassinarlo ma, questa volta, invece del presidente del Senato, Efraín Cepeda, ha accusato come mente del progetto il capo del gruppo dissidente delle Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) denominato Stato Maggiore Generale Centrale, ovvero Ivan Mordisco, il cui vero nome è Néstor Gregorio Vera. "C’è un cosiddetto rivoluzionario – ha detto riferendosi a Ivan Mordisco – alleato delle mafie messicane, dei contrabbandieri colombiani, dei commercianti degli smeraldi e della politica della Colombia, che sta finanziando l’operazione di omicidio. Lo dico perché anche se i suoi colleghi lo sanno, ma penso che non lo sappiano, è coinvolto nel possibile attentato ai danni del Presidente della Repubblica", ha dichiarato il presidente colombiano. Petro ha detto di avere le "prove" della sua affermazione che, ha chiarito, "presenteremo prima di dicembre, perché quello è l’ultimatum che lui e i politici più corrotti della Colombia hanno dato". Da giorni Petro insiste sull’esistenza di un golpe in corso contro di lui che prevede anche il suo assassinio, appoggiato in queste denunce dal presidente del Venezuela, Nicolás Maduro. (ANSA).