(ANSA) – ROMA, 14 SET – "La polemica politica deve essere dura ma mai trascendere nell’insulto personale, in toni violenti aggressivi nei confronti di una determinata persona. Le parole utilizzate contro me da un professore della scuola italiana alla festa di Avs sono inaccettabili e oscene e non appartengono al confronto con un avversario politico per quanto lontane e divergenti possano essere, e lo sono, le posizioni mie e quelle di Avs. Nonostante il parere dei miei legali che ritengono vi siano i presupposti per poter procedere contro questo professore ho deciso di non presentare una querela: facilmente rivendicherebbe il ruolo di vittima. Lo stesso rimane la gravità delle parole e io ho respirato in quel festival, non solo nelle parole di quel docente, un clima di odio che viene ricercato, coltivato, alimentato, addirittura qualcuno ha detto di incoraggiare i ragazzi a manifestare contro una persona. Condanno questa modalità barbara, truce, volgare, inutilmente violenta e non per questo meno pericolosa, non dimentichiamo ciò che successe 50 anni fa: tutto iniziò da parole violente, di odio, di disprezzo nei confronti di persone e istituzioni. Talvolta una parte della sinistra dimentica gli effetti che la personalizzazione dell’odio ha avuto nella storia della Repubblica e dimostra una preoccupante e cupa natura antidemocratica, illiberale, aggressiva contro chi non la pensa come loro". Così su Youtube il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara che non ha mai citato per nome Christian Raimo. (ANSA).