(ANSA) – TRIESTE, 12 SET – Destinazioni private per residenze per 63mila metri quadrati; due hotel (4 e 5 stelle) per 200 camere; retail per 26mila mq; uffici per 22mila e 5000 a sport e cultura. Destinazioni pubbliche in concessione e subconcessione per una marina da 500 posti barca; spazi pubblici da 70mila mq; centrale di teleriscaldamento/raffreddamento ad acqua di mare da 9.000 per quasi l’intero fabbisogno energetico dell’area; spa/gym da 4.500mq; parcheggi pubblici (400) e privati (1000). E’ il progetto di riconversione urbana dell’attuale Porto Vecchio: 617mila mq con 5 moli, 23 grandi edifici, secondo la proposta di partenariato pubblico-privato di rigenerazione dell’area, presentata dal gruppo Costim che prevede un investimento da 600 milioni di euro. Uno dei principi del progetto – illustrato oggi alla stampa – è la trigenerazionalità, cioè considerare le esigenze di bimbi, famiglie, adulti e anziani. Il progetto – costato 2,2 milioni di euro – fu presentato in Comune nell’ agosto 2023 e modulato secondo le indicazioni dell’ amministrazione e conformato al Piano regolatore; passato in Giunta, approderà presto in Consiglio comunale e, se approvato, arriverà in Conferenza di servizio. Soltanto dopo sarà bandita una gara, aperta a tutti, forse già nella primavera 2025. Conclusa questa, si apriranno i primi cantieri, forse entro il 2025, i cui lavori dovranno essere completati entro dieci anni. Se la condizione non sarà rispettata il Comune non trasferirà la proprietà dei beni che dovranno andare in vendita. Il sindaco Roberto Dipiazza che ha illustrato il progetto con l’assessore competente Everest Bertoli, ha invitato "tutti a collaborare, anche le opposizioni: è un progetto dell’intera città. Tutti insieme per una straordinaria avventura". (ANSA).