“Ciao Andrea, ciao Sara”. Dolore e sconcerto a Cabiate per la morte dell’alpinista di 53 anni scomparso con l’amica ligure di 41 sul Monte Bianco. Il Comune ha postato un messaggio per far sentire la vicinanza dell’intera comunità alla famiglia di Andrea Galimberti, molto nota in paese.
La moglie e la figlia dell’alpinista sono andate a Chamonix, dove sono stati portati i corpi degli escursionisti recuperati ieri dai soccorritori francesi dopo tre giorni di ricerche, complicate dal maltempo. Andrea e Sara Stefanelli, con altri due alpinisti coreani, erano dispersi da sabato scorso.
A Cabiate sono rimasti i genitori e la sorella del 53enne. Il papà ha un’attività di tappezziere e il figlio, ingegnere, lavorava con lui. Proprio dal papà, Andrea aveva ereditato la grande passione per la montagna.
Alpinista esperto, solo pochi giorni prima di partire per il Monte Bianco, il 53enne, anche in quel caso con l’amica ligure aveva raggiunto la vetta del Cervino. Il dettagliato e appassionato resoconto di quella scalata resterà l’ultimo post dell’alpinista.
Sotto quel messaggio, sono centinaia i post di saluto e di cordoglio di amici e conoscenti, ma anche di sconosciuti e di tanti escursionisti che ricordano di aver incontrato e conosciuto per caso Andrea, sempre su una montagna o in un rifugio e magari di aver condiviso una camminata lungo un sentiero, una gita o un’arrampicata. Il ricordo comune è dell’entusiasmo travolgente e della smisurata passione per la montagna dell’alpinista di Cabiate.
La comunità ora aspetta di stringersi in un ultimo abbraccio ad Andrea, quando il feretro dell’alpinista tornerà a Cabiate. Il corpo è stato individuato e recuperato dai soccorritori francesi ieri pomeriggio a 4.500 metri di quota, a poca distanza dalla vetta del Monte Bianco. I due alpinisti erano nella zona nella quale era stato registrato l’ultimo segnale Gps del loro telefono, che da sabato scorso risultava irraggiungibile.
Andrea e Sara sono morti probabilmente per assideramento, forse già sabato scorso, dopo l’ultima drammatica telefonata ai soccorritori, quando erano in mezzo alla bufera. Probabilmente non sono riusciti più a muoversi per cercare un possibile riparo nella speranza che i soccorritori potessero raggiungerli in tempo.