(ANSA) – LOS ANGELES, 06 SET – Il Golden State è infuocato. Un’ondata di calore estremo soffoca da giorni la California meridionale e non accenna a diminuire fino a lunedì. Nella zona nord di Los Angeles, al principio della San Fernando Valley, il termometro è rimasto sui 42 gradi. La colonnina non scenderà sotto i 35 gradi durante il fine settimana nemmeno sulle spiagge, dove la brezza dell’Oceano di solito mantiene temperature miti e piacevoli rispetto al resto della regione. Il picco è previsto oggi, con temperature che raggiungeranno quasi ovunque alle tre cifre sulla scala Fahrenheit, cioè oltre i 38 gradi Celsius. Alcune località nelle contee di Santa Barbara, Ventura e Los Angeles, ci sono già arrivate durante la notte: fattore particolarmente preoccupante e anomalo per il clima ad alta escursione termica tipico della zona. "Temperature notturne così elevate si verificano circa una volta all’anno. Registrarle per più giorni consecutivi è davvero allarmante", ha dichiarato al New York Times Bryan Lewis, meteorologo del National Weather Service, che addita la responsabilità ai cambiamenti climatici. Più di 31 milioni di persone vivono nell’area coperta dal bollino rosso, non solo nella California del Sud, ma anche in Arizona, Nevada e Oregon. L’avviso per il "calore eccessivo", che ogni abitante di queste zone visualizza quando controlla la temperatura, è l’allerta più grave emessa dal National Weather Service, perché comporta seri rischi per la salute, fino alla morte. Ogni anno in California muoiono di caldo tra le 100 e le 200 persone. Gli studi hanno dimostrato che i decessi possono aumentare dal 10 al 50% quando le notti sono così calde, perché per il corpo diventa difficile raffreddarsi. Chi lavora all’aperto, gli anziani, i bambini piccoli, i malati e i le persone che vivono in strada sono particolarmente vulnerabili. Il canale Fox 11 di Los Angeles ha citato un rapporto del dipartimento assicurativo della California, secondo cui sette eventi di caldo estremo tra il 2013 e il 2022 hanno provocato quasi 460 decessi, 5.000 ricoveri e 344 esiti negativi delle nascite, colpendo in modo sproporzionato le comunità nera, ispanica e dei nativi americani. (ANSA).