(ANSA) – BERGAMO, 06 SET – Uno zaino, due braccialetti e i vestiti che indossava Moussa Sangare quando ha ucciso Sharon Verzeni, la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo sono stati inviati dai carabinieri del nucleo investigativo, su disposizione della Procura al Ris di Parma per essere analizzati. Si tratta di oggetti che erano stati recuperati nel fiume Adda dai sommozzatori, a Medolago, paese a metà strada tra Terno e Suisio, dove viveva Sangare. E’ stato lo stesso 30enne, ora in carcere, a raccontare di averli gettati e a consentirne il ritrovamento, avvenuto all’alba del 30 agosto scorso, da una squadra di sommozzatori che li ha recuperati a circa 6 metri di profondità, in una borsa rimasta adagiata al centro del fiume. Sui reperti saranno eseguiti accertamenti ‘irripetibili’ che, hanno spiegato oggi i carabinieri, richiederanno diverse settimane. (ANSA).