Voti alti in cambio di prestazioni sessuali. La vicenda che riguarda un docente supplente di appena 26 anni, che era in servizio a Como, è complessa e le indagini partite dalle accuse mosse da due studentesse proseguono, intanto il giovane professore è stato sospeso.
“Noi siamo stati informati dalla Procura dopo la denuncia – ha detto Giuseppe Bonelli, dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale – abbiamo ricevuto durante l’estate il provvedimento con cui è stato interdetto in via cautelare dall’insegnamento. Da parte nostra abbiamo aperto un provvedimento disciplinare, anche se il docente non è più qui, e segnalato a tutte le scuole del Paese la situazione. Una volta chiarita la sua posizione si capirà di più”. Aggiunge il provveditore che riconosce grande coraggio alle studentesse che hanno fatto partire gli accertamenti. “Non abbiamo avuto rapporti diretti con le famiglie – chiude – quello che abbiamo sono solo le comunicazioni della Procura, ma certamente hanno avuto una grande forza nel raccontare quanto stava accadendo”.
La vicenda è emersa nei giorni scorsi ma i fatti risalirebbero ai mesi scorsi. Le accuse mosse al docente supplente sono di violenza sessuale e istigazione alla corruzione. Le contestazioni parlano di una presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza minorenne e della possibilità di avere agevolazioni nei voti con la consegna in anteprima dei testi delle verifiche. Due le studentesse coinvolte. Il supplente era al suo primo incarico tramite MAD, la messa a disposizione, strumento che le scuole hanno per reclutare insegnanti una volta esaurite le graduatorie.