Anche la ricca e benestante città di Como si trova a fare i conti con una povertà galoppante. Dall’inizio dell’anno è aumentato, quasi del 20%, il numero delle persone che non riusciva a mettere insieme un pranzo e una cena. Sono preoccupanti i dati emersi dalla Caritas Diocesana di Como responsabile della mensa solidale Casa di Nazareth. Rispetto allo scorso agosto l’incremento degli indigenti arrivati a chiedere un pasto caldo, è aumentato del 35%. Sono state 7649 le persone in cerca di un aiuto, con una media giornaliera di 246 presenze, di cui 133 a pranzo e 113 di sera. Numeri mai raggiunti prima anche per la temporanea sospensione del servizio delle suore vincenziane di via Tatti. Ma è il confronto degli accessi dall’inizio dell’anno a far affiorare un quadro allarmante, poiché il numero di chi vive in uno stato di povertà è aumentato del 19%. Nei primi 8 mesi dell’anno, infatti, ogni giorno mediamente si sono presentate 215 persone rispetto alle 183 presenze del 2023 per un totale di 66.735 pasti distribuiti. «Il mio grazie di cuore va agli operatori e ai tantissimi volontari che ogni giorno e a vario titolo rendono possibile questo servizio”, ha dichiarato Gabriele Bianchi, operatore della Caritas diocesana di Como e responsabile della struttura. L’aumento dei bisognosi ha inevitabilmente aumentato i costi, sostenuti per la gran parte dalle donazioni dell’8×1000 destinati alla Chiesa Cattolica e dai privati, associazioni e aziende. Per far fronte a un’emergenza che vede sempre più uomini e donne trovarsi da un momento all’altro senza nulla da mettere in tavola, nel 2024 è stata inoltre attivata la campagna “Dona un pasto caldo con soli 4 euro” con eventi, concerti e spettacoli teatrali sul territorio per sensibilizzare i cittadini, sostenendo la mensa della solidarietà.