(ANSA) – MILANO, 05 SET – "Ho incrociato la ragazza prima da davanti. Non aveva la borsa; portava gli occhiali, avrei detto che avesse i capelli biondi; indossava jeans e aveva le cuffiette nelle orecchie. A quel punto l’ho seguita da dietro, l’ho toccata sulla spalla con la mano sinistra e le ho detto "scusa per quello che sta per accadere". Con queste parole Moussa Sangare ha descritto gli istanti antecedenti all’omicidio di Sharon Verzeni, aggredita in strada a Terno d’Isola, nella Bergamasca, con quattro coltellate. Come riportano oggi alcuni quotidiani, il killer reo confesso ha messo a verbale durante l’interrogatorio di convalida davanti al gip di Bergamo Raffaella Mascarino che la ragazza ha urlato, "chiedendo perché e dicendo ‘sei un codardo, sei un bastardo’. Poi – ha aggiunto Sangare – ho ripreso la bici e velocemente mi sono allontanato". Il 30enne è stato trovato con in tasca un foglietto scritto a penna con appunti riguardanti un omicidio commesso da un nigeriano di nome Moses a Venezia nel 2021. "Non so perché avessi quel biglietto – ha detto -, ero interessato a questa notizia. Guardo polizieschi e sono interessato a casi dove l’assassino utilizza coltelli". (ANSA).