(ANSA) – ROMA, 04 SET – Il governo della Mongolia ha attribuito la decisione di non arrestare il presidente russo Vladimir Putin durante la sua visita nel Paese alla sua posizione di dipendenza energetica da Mosca, che rende difficile ammanettare Putin su mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra in Ucraina. In una dichiarazione a Politico, il portavoce del governo ha affermato che "la Mongolia importa il 95% dei suoi prodotti petroliferi e oltre il 20% dell’elettricità dai nostri vicini, che in passato hanno subito interruzioni per motivi tecnici. Questa fornitura è fondamentale per garantire la nostra esistenza e quella del nostro popolo". "La Mongolia – ha aggiunto – ha sempre mantenuto una politica di neutralità in tutte le sue relazioni diplomatiche, come dimostrano le nostre dichiarazioni ufficiali fino ad oggi". Il Paese è tra gli aderenti alla Corte penale internazionale. (ANSA).