(ANSA) – ROMA, 03 SET – "Dopo otto giorni di silenzio una toppa peggio del buco". Così Maria Rosa Boccia, la consulente mancata al ministero della Cultura, replica su Instagram alla lettera del ministro Gennaro Sangiuliano a La stampa per mettere in chiaro alcune cose. Innanzitutto che non è vero che non sarebbe stato pagato per lei mai un euro pubblico: "Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro". Insiste quindi sul fatto di aver ricevuto la nomina come consulente ministeriale e sembra affermare di avere le prove per comprovarlo: "Siamo sicuri che la nomina non ci sia stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile… la riascoltiamo insieme?". Poi ribatte anche sulla questione del conflitto di interessi che avrebbe consigliato il ministero a soprassedere alla nomina: "Quando li avrebbe riscontrati? Durante le vacanze estive? Il capo di gabinetto era presente da remoto alla riunione del 15 agosto perché era in ferie. Sotto l’ombrellone ha verificato i miei potenziali conflitti di interesse? E soprattutto quali sono?". Infine la donna fa un appello ai media e chiede rispetto: "La stampa mi ha definita influencer, accompagnatrice, sartina, una che si vuole accreditare, millantatrice, la Anna Delvey (truffatrice russa con cittadinanza tedesca, ndr) della politica italiana, aspira (aspirante) collaboratrice, consolatrice, badante, un amore culturale. Ad oggi non ho ricevuto né le scuse da parte dei giornalisti, nonostante abbia sempre smentito tempestivamente tutte le dichiarazioni che leggevo ed ascoltavo, né le scuse di chi mi ha coinvolto ingiustamente in questa spiacevole situazione". (ANSA).