Da Cantù a Como, fuori dalla città i violenti. Il questore Marco Calì ha firmato quattro nuovi Dacur, divieti di accesso alle aree urbane, per altrettanti individui accusati di comportamenti illeciti che hanno messo a rischio l’ordine e la sicurezza pubblica nei centri cittadini.
Il primo provvedimento interessa Cantù. Nella Città del Mobile, non è venuta meno l’attenzione delle forze dell’ordine dopo i gravi episodi di violenza avvenuti in centro e la decisione, con il coinvolgimento di tutte le forze dell’ordine, di presidiare in modo particolare la zona di piazza Garibaldi e dintorni.
In questo ambito, la polizia locale ha segnalato il comportamento di un 19enne canturino di origini nordafricane, sorpreso durante i controlli in evidente stato di alterazione in piazza Garibaldi e aggressivo con gli agenti. Il giovane aveva poi avuto una colluttazione con un familiare, intervenuto con l’intento di calmarlo. Il questore ha firmato un Daspo urbano di un anno per il 19enne, che non potrà frequentare il centro di Cantù e la zona dei locali pubblici.
Daspo urbano di 3 mesi invece a un 44enne di Luino, in provincia di Varese, che non potrà raggiungere il centro di Como. Avrebbe più volte infastidito i passanti, come registrato in più occasioni dagli agenti della polizia locale. Potrà utilizzare esclusivamente la mensa gestita da un’associazione che gli offre aiuto.
Divieto di accesso ai locali pubblici per 6 mesi anche per il 27enne arrestato nei giorni scorsi a Monte Olimpino dopo che, ubriaco, fuori da un bar aveva importunato i passanti e poi preso a schiaffi e calci i poliziotti intervenuti.
Foglio di via obbligatorio di 2 anni invece per il 40enne italiano, senza fissa dimora, accusato di aver commesso un furto in un supermercato in viale Innocenzo e di aver poi aggredito l’addetto alla sorveglianza che lo aveva scoperto.