Camera con colazione, a bordo però di una barca. Da Como all’Altolago, aumenta il numero di “boat and breakfast” e con la diffusione delle nuove strutture ricettive ecco anche le irregolarità. A segnalarlo è la guardia di finanza, che sta completando gli accertamenti su almeno dieci casi di privati che affittano cabine delle imbarcazioni ai turisti, quasi sempre stranieri, ma senza rispettare le normative previste per poter svolgere questo tipo di attività.
Le fiamme gialle, in particolare nel mese di agosto, con il picco di presenze sul Lago di Como, hanno potenziato i controlli per garantire la sicurezza in acqua ma anche per verificare la regolarità delle attività commerciali ed economiche e tutelare le imprese che lavorano in modo corretto. Rafforzata anche la presenza nelle acque antistati il Tempio Voltiano di Como per vigilare sul divieto di balneazione.
Sono stati 54 in particolare i controlli eseguiti ad agosto. In 18 casi, le unità navali della stazione navale Lago di Como sono intervenute per sanzionare condotte dei mezzi pericolose per la sicurezza della navigazione, in particolare per eccesso di velocità, o attività sportive come lo sci nautico senza l’utilizzo delle dotazioni di sicurezza e intralciando la navigazione di linea.
Sul fronte dei controlli di polizia economico finanziaria del reparto navale, attenzione in particolare alle attività ricettive di “Boat and Breakfast” o “Houseboat”, in aumento sul lago. Gli accertamenti specifici, effettuati in collaborazione con l’Autorità di Bacino del Lario e dei laghi minori, hanno consentito di individuare l’utilizzo irregolare di imbarcazioni private, con conseguenti violazioni alla normativa di settore. Sono almeno dieci i casi al vaglio delle fiamme gialle, che stanno completando gli accertamenti. Nel mirino in particolare proprietari di imbarcazioni che, perlopiù online tramite portali web, affittano cabine, spesso con servizio di colazione, senza rispettare le regole previste per l’attività commerciale. I pagamenti vengono effettuati generalmente online senza che l’attività sia in alcun modo registrata. I clienti sono quasi esclusivamente turisti stranieri. Gli accertamenti coinvolgono barche affittate irregolarmente a Como e nei porti dell’Altolago.
Le attività svolte rientrano nell’ambito dell’operazione “Laghi sicuri 2024”, che proseguirà fino alla fine del mese di settembre.