(ANSA) – SAN SEVERO, 29 AGO – Per aver elevato due verbali ad un automobilista, una sovrintendente della Polizia municipale di San Severo, nel Foggiano, da nove mesi sostiene di essere vittima di atti persecutori e di aver subito l’incendio di due autovetture. Fatti regolarmente denunciati alle forze dell’ordine. Ma al momento la magistratura non avrebbe adottato alcun provvedimento. Lo deununcia la donna, 48enne, con 20 anni di servizio, di cui 16 trascorsi presso il comando di polizia locale di San Severo. Diverse, almeno sei stando a quanto ha raccontato, le denunce presentate alla polizia. Il 26 novembre dello scorso anno le hanno incendiato l’auto, mentre il 19 agosto, una decina di giorni fa, le hanno fatto recapitare una lettera di minacce e due giorni fa, infine, le hanno incendiato la nuova auto acquistata dopo la distruzione della prima. La sovrintendente è stata anche demansionata dal suo incarico poiché, come prevede la legge in questi casi, le hanno tolto l’arma in dotazione. "Vivo nella costante paura non solo per me, anche per quello che di riflesso sta subendo mia figlia minore con la quale vivo – denuncia la donna -. Chiedo che la magistratura si attivi, faccia presto a sollecitare provvedimenti preventivi o cautelari nei confronti dell’autore. In questo periodo storico così fortemente provato da notizie su violenze alle donne, codice rosso ed atti persecutori, non si può sottacere e restare impassibili nel vedere una donna in divisa vivere nel terrore delle minacce e dell’abbandono". "Questa vicenda meriterebbe maggiore attenzione, visto che gli episodi stanno diventando sempre più gravi" aggiunge il legale che assiste la donna, Ettore Censano. (ANSA).