Comportamenti in acqua pericolosi o mancanza dei documenti di bordo: trenta interventi della Guardia di Finanza sul Lago di Lugano nel solo mese di agosto.
Le Fiamme Gialle durante il periodo estivo hanno intensificato le attività di sorveglianza sul Ceresio, il lago diviso tra Italia e Svizzera.
L’obiettivo era garantire la sicurezza di naviganti e bagnanti nel lago, in un periodo in cui le attività turistiche sulla sponda italiana del Ceresio – in particolare i campeggi – registrano il tutto esaurito.
In trenta casi, come detto, si è reso necessario l’intervento delle unità navali della Sezione Operativa Navale Lago di Lugano, per reprimere alcuni comportamenti illeciti. In particolare, manovre pericolose per la sicurezza della navigazione e mancanza dei documenti di bordo necessari per la navigazione in acque italo-elvetiche.
Le attività svolte rientrano nell’ambito dell’operazione “Laghi sicuri 2024”, che terminerà alla fine del mese di settembre, condotta dal Corpo per la tutela dell’economia legale e della sicurezza della navigazione.