Tari a Como, nuova polemica in città. In questi giorni il Comune sta inviando ai cittadini 45mila bollettini per il pagamento della tassa rifiuti. Nei documenti inviati è presente un errore sulla data di scadenza. Ad attaccare è il Partito democratico che in una nota scrive: “Anche Superman può sbagliare. Niente sanzioni ai cittadini”.
Nelle scorse ore da Palazzo Cernezzi hanno spiegato che sono state riportate le date di scadenza con un errore sulla prima rata: “Per mero errore materiale – si legge nella nota inviata dal Comune – nella tabella riepilogativa relativa al dettaglio delle scadenze delle rate (in calce alla comunicazione) è riportata per entrambe le rate la scadenza del 30 novembre 2024: si prega di fare riferimento esclusivamente alle diverse scadenze evidenziate e indicate nei bollettini di pagamento”.
La scadenza della prima rata è il 30 settembre. La seconda rata scadrà invece, come di consueto, il 30 novembre ma si potrà anche versare la Tari in un’unica soluzione entro il 31 ottobre.
“Alla luce della svista si potrebbe venire loro incontro e valutare di non sanzionare chi pagherà entrambe le rate – scrivono i consiglieri del Partito Democratico Patrizia Lissi, Stefano Fanetti, Eleonora Galli e Stefano Legnani – e quindi anche la prima, entro il 30 novembre”.