Negli ultimi dieci giorni era stato denunciato nell’ordine prima perché trovato con due telefoni rubati e con due coltelli e poi dopo che, al Tempio Voltiano, aveva minacciato una famiglia con un bastone e aggredito il capofamiglia e altri passanti intervenuti per fermarlo. Ieri, al terzo intervento della polizia, per il gambiano di 23 anni è scattato l’arresto, questa volta per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Irregolare in Italia e già destinatario di un ordine del questore di lasciare il Paese entro sette giorni, ieri pomeriggio il gambiano era ancora a Como ed è stato rintracciato dagli agenti della polizia di Stato. E’ stato dunque portato in questura per avviare le procedure per il trasferimento in un centro per i rimpatri.
Il 23enne si è rifiutato di sottoporsi alle procedure previste per il fotosegnalamento. E’ stato comunque identificato e poi accompagnato al Sant’Anna per la visita medica obbligatoria prevista per l’ingresso nei centri per i rimpatri. Una volta arrivato al pronto soccorso, mentre scendeva dall’auto di servizio, il gambiano ha tentato la fuga sferrando un pugno in faccia all’agente che lo stava accompagnando, provocandogli un ematoma al sopracciglio. L’intervento del collega ha evitato la fuga, ma il 23enne ha iniziato a sferrare calci, pugni e morsi all’agente. Nella colluttazione i poliziotti hanno riportato ferite ritenute guaribili i 3 e 5 giorni. Riportato nuovamente in Questura, il 23enne è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Meno di dieci giorni fa, i poliziotti lo avevano bloccato al Tempio Voltiano. Il 23enne avrebbe prima minacciato un’intera famiglia con un grosso bastone. Poi avrebbe colpito il capofamiglia, che aveva reagito per proteggere figli e nipoti, picchiandolo col bastone. Alcuni passanti che avevano assistito all’aggressione avevano provato ad intervenire ma il gambiano, impugnando una piccola sbarra di ferro, avrebbe colpito anche questi. Poco prima era stato fermato in via Recchi e denunciato perché aveva due cellulari rubati nascosti negli slip e due coltelli.