(ANSA) – TOKYO, 26 AGO – Il ministero della Difesa del Giappone ha accusato la Cina di aver violato il proprio spazio aereo. Secondo l’agenzia Kyodo, si tratta della prima volta per questo tipo di segnalazione, e solo l’ultima di una serie di scaramucce nella regione che potrebbero alimentare le tensioni tra i due Paesi vicini. Secondo un rapporto governativo nipponico, l’aereo di intelligence Y-9 ha sorvolato le acque al largo delle isole Danjo della prefettura sud-occidentale di Nagasaki, nel Mar Cinese Orientale, per circa due minuti a partire dalle 11:29 (le 4:29 in Italia), costringendo la Forza di autodifesa (Sdf) aerea a far decollare i jet da combattimento. Il velivolo ha volteggiato diverse volte a sud-est delle isole nello spazio aereo giapponese, per poi dirigersi verso la Cina intorno alle 13:15. Il ministero ha dichiarato che i caccia dell’Sdf non hanno usato dispositivi o armi di segnalazione. Il vice ministro degli Esteri Masataka Okano ha convocato un membro dell’ambasciata cinese per presentare una protesta formale per l’avvenuta intrusione. Sebbene si tratti della prima violazione dello spazio aereo da parte di un aereo appartenente alle forze armate cinesi, spiega l’Agenzia Kyodo, Tokyo ha confermato in precedenza due incidenti simili che hanno coinvolto un aereo di sorveglianza marittima cinese e un drone decollato da un’imbarcazione della Guardia costiera cinese – sopra le acque vicine alle isole Senkaku, amministrate dal Giappone e rivendicate dalla Cina, nel Mar Cinese Orientale, rispettivamente nel 2012 e nel 2017. Le isole Senkaku – che altro non sono che isolotti disabitati, sono al centro di dispute territoriali tra i due Paesi. Un funzionario del ministero della Difesa nipponico ha dichiarato che è necessaria un’analisi per determinare se l’incursione sia stata intenzionale, aggiungendo che il Giappone non dovrebbe "reagire in modo eccessivo", in quanto è improbabile che la violazione dello spazio aereo fosse finalizzata a provocare un’escalation della situazione. (ANSA).