(ANSA) – TOKYO, 26 AGO – Il ministro della Difesa Guido Crosetto ammette che i tentativi di dialogo attuati dalla diplomazia italiana per attenuare le tensioni in Medio Oriente non hanno dato fin qui i frutti sperati. "Stiamo da mesi cercando di spiegare ad Israele che la reazione, doverosa e giusta iniziale all’attacco di Hamas, doveva avere delle linee e dei confini non superabili, perché altrimenti avrebbe innescato una escalation nella zona", ha detto all’ANSA il responsabile del dicastero. "Stiamo dicendo da mesi che la risoluzione dell’Onu due popoli e due stati va attuata e va rispettata. Ci siamo resi disponibili ad essere protagonisti anche di una eventuale missione di pace nella zona. Stiamo facendo lavorare la diplomazia, fino adesso però non con molto successo". Preoccupa a questo riguardo la presenza del contingente italiano Unifil che si trova in una zona cuscinetto tra Hezbollah e le truppe israeliane, se dovessero aumentare le ostilità tra i due contendenti. "La cosa preoccupante sarebbe l’aumento dell’intensità (delle tensioni) e quindi l’impossibilità o la mancanza di una delle due parti di controllare ciò che può succedere", continua Crosetto. (ANSA).